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Comunicato su casi di violenza in Cavallerizza


Queste scritte sono apparse alla Cavallerizza di Torino sui muri degli spazi dedicati alla futura realizzazione dello sportello del “progetto Athena”.
Si tratta di un progetto femminista di supporto alle donne (di qualsiasi orientamento sessuale e sesso assegnato alla nascita) per la fuoriuscita dalle situazioni violente, la cui apertura era prevista in autunno.
Dall’inizio della nostra attività in Cavallerizza abbiamo sentito l’acuirsi, in particolare negli spazi dedicati alle residenze, di un clima autoritario, sessista che spesso è sfociato in prepotenze e/o violenze.
Abbiamo cercato di agire sul piano assembleare per disinnescare le dinamiche violente, sino a che si è arrivatx alla decisione a consenso dell’allontamento dei soggetti violenti.
Alcunx - forse disturbati dalla contestazione di queste dinamiche e dalla creazione di uno spazio autogestito da donne-  hanno iniziato a palesare una forte insofferenza per il progetto.
Fino a che si è arrivati all’esplosione del caso; uno degli abitanti delle residenze ha reiterato una serie di atti persecutori di coercizione psicologica verso una delle compagne del gruppo e ha tirato uno schiaffo ad un’altra.
Il soggetto non solo dopo il fatto non si è allontanato dallo spazio, ma alla prima assemblea disponibile ha trovato il supporto di alcunx componenti dell’assemblea, creando una sorta di gogna pubblica nei confronti delle compagne accusate di aver provocato l'aggressione e di aver inventato tutto.
Alcunx hanno addirittura chiesto l’allontanamento del progetto Athena come “punizione” per essere state causa della rottura di una presunta armonia comunitaria, portando poi durante i mesi estivi a una serie di ritorsioni e atteggiamenti volti all’isolamento e all’aumento del clima di tensione. Queste scritte appaiono in un luogo in cui ci sono stati già due incendi dolosi, rendendo ancora più chiaro l'intento intimidatorio.
Tutto questo è una minaccia diretta alle compagne del progetto ma rappresenta anche un attacco diretto all’autonomia delle donne e alla loro libertà di denunciare le violenze.
Ciò che ancor più non possiamo accettare è che questi atti possano continuare ad avvenire anche all'interno di spazi che si pongono in maniera critica sulle dinamiche di potere sociale.
Questo è l'ennesimo caso in cui la violenza agita da unx componente di una comunità trova il supporto e invece chi porta allo scoperto le dinamiche sessiste e violente viene tacciatx di voler causare la rottura di una realtà, condannatx, boicottatx e isolatx.
Troppo spesso queste violenze restano nel silenzio degli spazi  senza uscire mai allo scoperto, noi invece pensiamo che l’unico modo per affrontare queste questioni e per costruire spazi più sicuri sia quello di farlo pubblicamente riprendendoci spazio e voce, perché queste questioni ci riguardano tuttx.
Cavallerizza si definisce uno spazio che ripudia ogni forma di fascismo, sessismo e razzismo, uno spazio per tuttx, del quale siamo tuttx siamo responsabili.
Facciamo quindi un invito all’Assemblea Cavallerizza 1445 e a chi attraversa questa città per aiutarci a spezzare il silenzio in cui alcunx cercano di relegarci, dimostrando che l’autogestione passa per la decostruzione e la lotta alle dinamiche di potere autoritarie, sessiste e violente.
Invitiamo dunque a una massiccia presenza solidale all'assemblea cittadina del 12/09/2018 alle 19.

Gruppo progetto “Athena”
athenaprogetto@gmail.com


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Comunicato progetto Athena sulle vicende di Cavallerizza

A seguito del nostro ultimo comunicato  (qui)  abbiamo trovato un forte sostegno da parte di molte persone e realtà che hanno risposto al nostro appello partecipando all'assemblea di settembre, in cui la violenza e la misoginia, già ben note, sono uscite all'ennesima potenza come potete ascoltare ai seguenti link (  parte 1  e  parte 2  ). Dopo quell'assemblea, nonostante qualche tentativo da parte di una piccola parte dex partecipanti dell'assemblea Cavallerizza di riflettere sulle dinamiche violente e autoritarie da noi portate alla luce, l'indifferenza e la negazione collettiva ha permesso ulteriori atteggiamenti aggressivi e di caccia alla streghe nei nostri confronti, portandoci quindi alla decisione definitiva di abbandonare Cavallerizza. Qualcosa di infame è accaduto e non ci bastano i tentativi di ripulirsi l'immagine, come già recentemente espresso nel comunicato di non una di meno ( qui  ). Non ci riconosciamo nemmeno in accordi politici istituz